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Il principe Felix Schwarzenberg, politico e generale, divenne il vero uomo forte della reazione.
A quel tempo egli aveva gli anni del secolo, ed era ben oltre la metà della sua vita, come era logico per un quarantottenne. Grigio prima del tempo, con un cranio oblungo e il volto scavato, occhi opachi e gesti lenti, molto alto e magrissimo, con l'attillata giubba bianca militare, sembrava il fantasma di un cavaliere, il ritratto di un antenato austriaco. Ma l'aspetto esteriore traeva in inganno. Dietro quella facciata c'era un intelletto acuto e una fantasia sveglia, un enorme entusiasmo e una passione indomita. E quanto a vitalità, sebbene non si fosse mai risparmiato, ne aveva da vendere, così da poter affrontare senza esitazioni quel compito, il più importante della sua vita, che ora gli veniva affidato. (it) |