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Se si avessero avuti abbastanza per provvedere al servizio del i feriti nelle pianure di Medole, e in fondo agli avvallamenti di San Martino, e su pei dirupi del Monte Fontana o sulle alture di Solferino, non avrebbesi lasciato, il 24 di giugno, per lunghe ore di seguito, tra pungenti angosce e il timore così amaro dell'abbandono, quel povero bersagliere, quell'ulano e quello zuavo che, sforzandosi di sollevarsi malgrado i suoi atroci dolori, faceva segno inutilmente da lungi, colla mano, perché si dirigesse una lettiga alla sua volta. Infine non avrebbesi incorsa l'orribile sorte di seppellire, l'indomani, com'è pur troppo probabilmente avvenuto, de' viventi coi morti! (it) |