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Domanda: "Molta xilografia e poca pittura. Perché?". Risposta: "L'insegnamento mi lasciava poco tempo a disposizione e quel poco era per di più privo di luce naturale. Se si considera che a dipingere procedo molto lentamente e che la pittura necessita di luce solare, mentre la xilografia si può praticare con l'illuminazione artificiale, si capisce come la scelta della xilografia sia stata in un certo qual modo obbligata. C'è, infine, un aspetto non proprio trascurabile. La pittura consente infiniti pentimenti, la xilografia no perché ad un certo punto l'alternativa è tra ultimare il lavoro e buttare il legno, alternativa che ben si concilia con il mio carattere. (it) |