Mention518416

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so:text Una lezione di umiltà scaturisce dalla filosofia di Severino, comunque si voglia giudicarne i suoi presupposti parmenidei: umiltà che, se fa dell'uomo più uno spettatore che un attore, gli è tuttavia indispensabile come conoscenza della propria misura. E il secondo insegnamento che può derivare da questa filosofia è il rispetto per il mondo e per le cose del mondo che, se sono realtà autentiche, non possono essere dall'opera umana ridotti al niente. Infine la filosofia che Severino difende pone come valore supremo il riconoscimento della verità, qualunque essa sia, anche se per l'uomo dolorosa e spiacevole. Umiltà, rispetto, fedeltà al vero, non sono valori che vengono comunemente riconosciuti e difesi nell'epoca contemporanea. Non so se sia indispensabile, per riscoprirli, risalire a Parmenide. È certo tuttavia che in questa epoca il fascino del nulla, che si esprime fra l'altro nella violenza e nella distruzione, ha una parte dominante: e che chi la combatte, mettendone in luce le fonti nascoste, rende un servizio non solo alla verità ma agli uomini stessi. (it)
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so:description Ricordi di un filosofo (it)
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