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La Seconda guerra del Congo sparì dall'attualità mondiale poiché sembrava inesplicabile e confusa. Non c'erano in effetti due schieramenti ben circoscritti e, anche peggio, non si capiva chi fossero i carnefici e chi le vittime. Dopo la fine della Guerra Fredda, i reporter occidentali tendevano a riferirsi in misura crescente a un quadro di ordine morale per indicare le guerre: in Jugoslavia erano i serbi i grandi criminali, in Ruanda i tutsi venivano presentati come vittime innocenti; in entrambi i casi l'idea che ci si fece degli avvenimenti portò ad azioni politiche disastrose. In Congo non fu facile trovare il campo dei "buoni". Chi osservava il conflitto da vicino si rendeva conto che tutte le fazioni coinvolte non avevano la coscienza a posto. (it) |