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L'oppio, quindi, non genera, obbligatoriamente l'inattività o il torpore, poiché al contrario spingeva il nostro sognatore nei luoghi più brulicanti della vita quotidiana. I teatri ed i mercati non sono necessariamente le ossessioni privilegiate di un oppiomane, specialmente quando si trova in uno stato di perfetto godimento. La folla allora è per lui opprimente, la stessa musica ha caratteristiche di sensualità grossolana. Cerca piuttosto la solitudine e il silenzio, condizioni indispensabili alle estasi e alle profonde fantasticherie. (it) |