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Passavo le serate con Camillo Ugoni e con Scalvini, che conobbi allora. Si leggevano libri seri, si discutevano interessanti. Ugoni era un letterato della vecchia stampa e si occupava, allora intorno alla traduzione dei Commentari di Giulio Cesare. Aveva pubblicati tre volumi delle vite di letterati illustri italiani in continuazione all' opera del Corniani.
Lo Scalvini debole di corpo, era altrettanto forte di mente; di delicato e fine gusto e giudice competentissimo in fatto di lettere e di belle arti. Una volta egli criticò l'opera di Ugoni, e questi gli rispose: Tu l'avresti fatta meglio, ma io l'ho fatta. (it) |