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A me questi diari hanno sollevato non poche perplessità per la costante ossessiva presenza nelle sue pagine della noia, la contessa si annoia mentre succede il finimondo attorno a lei, mentre il marito scrive capolavori, sogna e tenta di realizzare riforme impossibili . Rimpiange le altre vite che avrebbe potuto avere ed è per noia che adotta il diversivo del suicidio simulato, una noia che è invidia rancorosa per un marito che non si annoia mai, una noia da piccola borghese fatta e sputata, di chi si dà all'attivismo per cercare di nascondere il vuoto della propria vita. (it) |