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Quanto più grande è il romanziere, più attento alla realtà del proprio tempo, meno margine di menzogna e di immaginazione resta nelle sue «convenzioni». Perché un grande romanzo rappresentativo rende conto, in modo simbolico, impiegando l'apparenza tecnica del realismo, della sostanza stessa di una realtà: come la scienza, sua contemporanea. La fisica, nonostante la sua astrazione, nonostante l'imprescindibile alleanza con la matematica, la più astratta delle scienze — attraverso i principi di indeterminazione, di complementarietà o di esclusione rivela il senso intimo, invisibile e però dominante e efficace delle cose. La medesima cosa fa lo scrittore. (it) |