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Fuck. È l'ultima parola dell'ultima scena dell'ultimo film di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut. Kubrick alla fine di un film, ma anche, senza saperlo, di una carriera e di una vita, mette sulle labbra della Kidman il suo testamento. Racchiuso in una parola. Su Internet girano i pazzi, come quelli che su siti assurdi di esoterismo sbrodolano teorie secondo cui il testamento spirituale di Kubrick è tutto nella scena delle donne nude e mascherate di Eyes Wide Shut. Perché Nietzsche... perché Dioniso... perché Rudolph Steiner... Invece il lascito del regista per me è tutto in quell'invito volgare e liberatorio rivolto ai suoi vecchi insegnanti bigotti e classisti. Ai critici. A Kirk Douglas. Alle ex mogli ed amanti. Ai curiosi che lo spinsero a isolarsi. A chi domandava sempre: «Cosa significa?». A tutti, insomma. (it) |