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L'anno 1989 ha segnato cambiamenti politici strutturali in tutti i paesi dello spazio Est europeo. In Polonia, elezioni semilibere a giugno e la nascita del Governo Mazowiecki; in Cecoslovacchia,movimenti di massa che hanno portato alla nomina del presidente Havel da parte dello stesso Parlamento comunista che lo aveva tenuto in galera fimo a giugno; in Bulgaria, il plenum del Comitato centrale ha allontano Thodor Zhivkov, mentre le elezioni dell'anno successivo hanno portato al vertice dello Stato Zeljo Zelev; in Germania la demolizione del Muro di Berlino e la preparazione della riunificazione fra i due Stati tedeschi. In Romania sembrava che la situazione rimanesse bloccata e che Ceausescu controllasse tutto con mano di ferro. Solo che la realtà lo contraddiceva. (it) |