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Persuaso profondamente delle sue opinioni disprezza il plauso e gli onori; de' suoi libri non imprime che pochi esemplari, e si stizza se i giornali ne fanno parola, ma vuole che si con riguardo all'intelligenza e allo studio più che alle qualità e ai titoli, preferendo le biblioteche a quelli che gettano i libri; memore forse di ciò che narra egli stesso, che al P. Grandi alcuno, ricevutone in dono il libro matematico delle parabole e iperboli, gliene aveva poi discorso come d'un libro di retorica. (it) |
