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Tutto ciò che balena un solo istante | e perisce, tu l'hai gia' seppellito | nei secoli, o Ravenna, e come un bimbo | dormi nell'assonnata eternità. || Più non varcan gli schiavi le romane | soglie portando a te ricchi mosaici | e si spengono già le dorature | sui muri delle fresche tue basiliche. || || Soltanto nello sguardo fisso e dolce | delle fanciulle di Ravenna a volte | la tristezza d'un mare irrevocabile | in timida sequenza scorre e passa. || Sol nelle notti, china sulle valli, | enumerando i secoli futuri, | l'ombra di Dante dal profilo d'aquila | per me cantando vien la Vita Nova. (it) |