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altri sia forte nelle armi, e abbatta col favore di Marte i capitani nemici, sì che un soldato possa poi, mentr'io bevo, raccontarmi le sie belle imprese, e col dito intinto di vino dipingermi sulla mensa gli accampamenti. Che furore è questo di provocare su i campi di battaglia la nera Morte? Pur troppo ella n'è sopra, di soppiatto e senza scalpore. Laggiù non semente, non vigne, ma Cerbero feroce e il brutto nocchiero di Stige: laggiù una pallida turba con gote livide e i capelli bruciacchiati vagola su le rive dei laghi tenebrosi. Quanto è più da lodare quegli, cui la tarda vecchiezza sorprende nella sua casuccia in mezzo la prole che gli cresce attorno! (it) |