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Sono quello che sono perché abituato a cavarmela da solo. Sono andato via da casa a 17 anni, ho avuto un sacco di guai fisici fin da ragazzino. Avevo un osso in più all'attacco della tibia in entrambi i piedi, che dopo una ventina di minuti di partita si gonfiavano tanto da costringermi a smettere. Avevo dolore, ero spaventato e arrabbiato. È passata quando mi hanno operato. Prima a un piede e poi a un altro, altrimenti sarei dovuto stare su una sedia a rotelle per mesi, e non volevo. Così ho passato un anno sulle stampelle, ma almeno ero in piedi. Sono esperienze che ti cambiano e ti rendono più duro. (it) |