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Il nostro soldato canta di frequente e volentieri. Nelle lunghe ore di attesa, che nella vita della guerra attuale sono così lunghe e frequenti, egli canta. È per lui un bisogno. È il mezzo con il quale manifesta i suoi sentimenti. E contro questo bisogno non sono soverchiamente efficaci nemmeno le proibizioni... Mentre i pensieri scorrono in lui, e rievoca affetti e dolori, e gioie, spontaneamente esprime l'interno sentimento con il canto, e, se uno intona una strofa, altri gli fanno eco; così si improvvisano i cori. Questo avviene soprattutto durante i lavori, durante le marce, a romperne la monotonia, a rinfrancare le forze con il ritmo e con la gaiezza di una strofa musicale. (it) |