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Il Sovrano, che pensa bene al vero utile suo, vede che quello risulta anche da quel che dà e sostiene al popolo la libertà; quanto è più libero il popolo, tanto più è grande, attivo e amante del suo governo, e più volentieri contribuisce al di lui mantenimento. Così pensarono Traiano, Teodosio il Grande, gl'Inglesi, etc., e ultimamente Montesquieu. La libertà secondo le leggi, che sien fatte colla vera sapienza e co' rappresentanti del popolo, è la vera felicità, sicurezza e potenza del Sovrano. Ma i Sovrani sono ignoranti, si lasciano ingannare da pochi favoriti, che voglion presto ingrandirsi col favore del Principe, e voglion perciò l'uso del potere arbitrario, col quale, venduto ai maggior offerenti, arricchiscono le case loro, e sfogan tutte le loro passioni., citato in Raffaele Ajello, Giuristi e società al tempo di Pietro Giannone,, Jovene Editore, Napoli, 1980, pp. .) (it) |