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Che il mondo ellenico rappresenti per me come per Lei la sorgente sempre viva della cultura universale, a cui sempre dovremo ricorrere con aperta ricettività, questo non occorre affermarlo. Se, per questo scopo, si debba tornare anche alle antiche forme, è un problema la cui soluzione riguarda tutta l'umanità. E così, mi pare, per i più, nella personale convivenza e dedizione, nell'abnegazione affettuosa, nelle varie e reali forme di profonda umanità, risiede una forza che erompe dal cuore del mondo, e che, superando un troppo angusto egocentrismo, conduce al senso liberatore dell'oblio di se stesso. Quest'è la forza dell'immediata azione umana, e di questa forza è capace anche il più umile. (it) |