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a causa delle difficoltà del parto, si lacerano gli organi genitali. Si prendano allora radici secche di erba consolida, comino e cinnamomo; se ne faccia una polvere che si introdurrà nella vulva, ed essa si cicatrizzerà. Ad alcune donne poi durante il parto accadono complicazioni per mancanza di assistenza, e ad alcune succede che vulva e ano diventino un unico foro e un unico orifizio attraverso il quale l'utero fuoriesce, indurendosi. E si può rimediare in questo modo: si ponga vicino all'utero del vino caldo, nel quale sia stato sciolto del burro; con questo liquido si facciano fomenti, fino a quando l'utero ritorna morbido, e quindi con mano dolce ed esperta lo si ricollochi a posto. Quindi si cucia con tre o quattro punti la lacerazione tra ano e vulva, usando filo di seta, poi si ponga sulla vulva un panno di lino grande tanto quanto la vulva stessa, quindi vi si sparga sopra della pece liquida: in tal modo l'intero utero si ritirerà per il fetore della pece stessa Per evitare alle donne il rischio sopraddetto è necessario provvedere in questo modo: si prepari un panno simile a una palla oblunga, e lo si introduca nell'ano ogni volta che viene compiuto uno sforzo per far uscire il bambino e lo si tenga compresso contro l'ano in modo saldo e continuo. (it) |