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Sono due giocatori diversi. Ibra ha un carattere difficile ma è un fuoriclasse straordinario e un lottatore esemplare. Avere Zlatan dalla propria parte vuol dire avere una marcia in più. Anche se litigavi con lui – e lo abbiamo fatto – sapevi che nel campo c'era ed era determinante. Per Mario il discorso è difficile. Lui quando era all'Inter aveva delle qualità incredibili che non è mai riuscito ad esprimere purtroppo. Noi gli volevamo un bene incredibile e abbiamo provato in tutti i modi a convincerlo a cambiare i suoi atteggiamenti. Purtroppo non ci ha mai dato ascolto ed è un grosso dispiacere. Lui vuole vivere la vita che sta facendo ora ed è un peccato perché poteva dare molto, ma molto di più non solo all'Inter ma a tutti il calcio italiano in generale. È stato veramente una delusione. (it) |