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Nell'arte del Novecento, le bottiglie non possono che essere quelle di Giorgio Morandi. Il mare di questo secolo, invece, è quello che Piero Guccione instancabilmente dipinge a Sampieri in Sicilia. E se nelle bottiglie morandiane non si deve indovinare il liquido, nel mare guccioniano non si va in cerca di pesci. È l'uomo, infatti, il nucleo segreto di entrambi gli artisti. È un geometrico e, al contempo, lirico interrogarsi sul destino dell'uomo contemporaneo ad un'ora precisa, in un luogo preciso e con un preciso stato d'animo. (it) |