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Il peccatore che avverte dentro di sé l'assoluta mancanza, a causa del peccato, di ciò che è santo, puro e grande, il peccatore che appare ai propri occhi nel buio più totale, separato dalla speranza della salvezza, dalla luce della vita e dalla comunione dei santi, proprio lui è l'amico che Gesù ha invitato a tavola e che è andato a cercare lungo le siepi, è lui l'amico al quale è stato chiesto di essere l'invitato alle nozze di Cristo e l'erede di Dio. Dio ha promesso di non ricordare nessuno dei suoi peccati ma di lasciarli cadere nell'oblio, come una nube d'estate è assorbita dallo splendere del sole. Non è forse per lui che Cristo ha crocifisso se stesso e ha sopportato la miseria e l'abbandono? (it) |