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L'opera di Giuseppe Berto si contempera dei riscontri d'una assai povera o le molte volte drammatica e talora atroce esperienza del vivere; di una indagata e approfondita conoscenza dei rapporti psicologici tra i componenti di gruppo, per esempio il gruppo di famiglia, vere unità psichiche della gente più di quanto non sia il vecchio pupazzo denominato persona singola, persona individua; di un'arte del raccontare che snida accanitamente il disperso branco dei motivi, dei temi reali, con la muta latrante delle idee implacabili, le sue proprie dovute alla nevrosi e quelle di certi sciagurati che la follia è pervenuta ad asservire. Questa è l'arte del romanziere Berto: esprimere l'angoscia col descrivere la nevrosi, esprimere la follia col penetrare lucidamente, razionalmente, l'interno delirio. (it) |