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La gustosa cronista leggera che raccontava dall'interno la borghesia milanese passata attraverso il boom economico venne ripudiata da quella borghesia che la ritenne una "traditrice", per la sua meticolosa curiosità che la portava a narrare, con prosa leggera e prodigiosa capacità di cogliere e descrivere i particolari apparentemente insignificanti, i fatti pesanti che, nel 1969 delle università occupate, dell'autunno caldo e della strage nella banca, finirono per cambiare la mappa fisica e antropologica di Milano. (it) |