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Diario di un ladro di Robert Bresson. Quando l’ho visto, nel 1969, mi ha fatto capire che c’era una connessione profonda tra un’educazione religiosa e la mia presenza profana. C’era un legame con lo stile, e da lì è venuta l’ispirazione per parte del mio stile. Quel film mi ha fatto intuire che poteva esserci un posto per me nel cinema. Facevo il critico e non pensavo ci fosse spazio per me, ma poi ho visto questo film su un ragazzo che scrive un diario e ho pensato potessi fare qualcosa di simile. Tre anni dopo ho scritto Taxi Driver… (it) |