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In ogni napoletano si può scorgere il riflesso dell'ironia, del sarcasmo, del gusto, dolorosamente umano, della deformazione bruegheliana, comica e tragica di Eduardo de Filippo: la facoltà di tradurre in paradosso e poesia, la contingenza storica: nel prodigio di un detto, di una forzatura comica, d'una constatazione centrata nell'ironica e contraddetta natura delle cose.
Durante la sfilata a Napoli delle squadre di camicie nere, nell'ottobre del 1922, uno scugnizzo chiese ad alta voce, dinanzi a tante braccia protese nel saluto romano: «Ma ched'e', chiove?» . Quello scugnizzo non sapeva di fissare un tratto di storia. (it) |