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L'Italia è diventata un mercato di sfruttamento coloniale, una sfera d'influenza, un dominion, una terra di capitolazioni, tutto fuorché uno Stato indipendente e sovrano. Ciò ha prodotto la politica forsennata della classe dirigente italiana, queste sono le magnifiche sorti progressive che sono state assicurate al popolo italiano dagli intrighi mercantili del capitalismo in caccia di maggiori profitti. Ebbene, il popolo italiano reagisce contro questa condizione di fatto; reagisce con l'azione della parte sua che non è compromessa nell'avventura della guerra, che non ha abdicato al suo diritto sovrano di essere qualcuno nella storia del mondo, che non vuole essere serva né di tedeschi, né di inglesi, e tanto meno serva della serva. Quanto più la classe dirigente ha precipitato in basso la nazione italiana, tanto più aspro sacrificio deve sostenere il proletariato per ricreare alla nazione una personalità storica indipendente; quanto piú la classe dirigente ha permesso che l'organismo economico-politico italiano fosse avvinto strettamente al carro imperiale britannico, tanto piú grande sforzo deve compiere il proletariato per divincolarsi, per riacquistare la libertà di movimento e di iniziativa nella storia. (it) |