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Io sono un autore un po' anomalo, nel senso che sono un ficcanaso. Faccio musica, ho realizzato sei album, scrivo romanzi, drammi teatrali, mi rapporto a ogni mezzo nel tentativo di osservare delle regole e potenziarle al massimo. C’è poi una dimensione umana. Il fumetto è un linguaggio privato: tu sei chiuso nel tuo studio e hai i tuoi tempi, il tuo ambiente, la solitudine, la concentrazione massima. Il set è una trincea. Hai cento persone che ruotano da tutte le parti. Sei costretto a uscire a pedate dallo studio e ti devi misurare con una pagina che è tridimensionale, ai personaggi si aggiunge il corpo degli attori. (it) |