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come Archimede tra i grandi uomini dell'antichità è forse il più degno di esser posto vicino ad Omero, cosi il Galileo lo è di sedere appresso l'Ariosto. Qual pertanto se il nostro illuminato Mecenate era premuroso di esortare e il matematico e il letterato a rispettarsi e ad ajutarsi a vicenda, e a sottoporsi tutti all'impero della filosofia? Citava spesso e volentieri l'esempio del Galileo medesimo, del Torricelli, e de' suoi Accademici del Cimento, ammirabili non meno per le loro scoperte che per l'arte di esporle, e così convinceva o d'ignoranza o d'invidia coloro, che forestieri nel vasto e ricco regno della nostra lingua, la dicono meno acconcia della Francese per cose di tal maniera. Ella è così doviziosamente fornita d'ornamenti, che può vestirne ogni scienza ed arte, dando a ciascuna quel che le conviene, e in ciò più gloriosa delle altre viventi, perché sempre disposta e pieghevole a ricevere tutte le forme, che l'abilità dello scrittore le vorrà dare. (it) |