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Finora fu mostrato soltanto l'apparecchio di Leblanc. Ora viene invece quello col quale Blériot ha volato sopra la Manica; nessuno lo ha detto, tutti lo sanno. Una lunga pausa e Blériot è nell'aria. Si vede il suo busto eretto sopra le ali, le gambe affondate nella macchina ne sono quasi parte. Il sole è sceso verso l'orizzonte e passando sotto il baldacchino delle tribune illumina le ali librate. Tutti guardano in aria con ammirazione, in nessun cuore c'è posto per altri. Egli fa un giro e si presenta quasi a perpendicolo sopra di noi. E tutti torcendo il collo vedono come il monoplano ondeggia, come è afferrato da Blériot e fatto persino salire. Che succede? Quassù, venti metri sopra il suolo, un uomo è imprigionato in una gabbia di legno e si difende da un pericolo invisibile volontariamente assunto. Noi invece siamo respinti quaggiù, ridotti a nulla, e osserviamo quest'uomo. (it) |