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La sua fu un'infanzia tristissima. Come futuro dio, al giovane Hirohito furono proibite tutte le relazioni che un ragazzo avrebbe potuto avere con dei comuni mortali. Crebbe senza amici e fin da allora ogni attimo delle sue giornate venne regolato dall'Agenzia imperiale che, fino alla sua morte, non lo ha lasciato un momento solo. Una delle gioie del giovane Hirohito era giocare a go, una sorta di dama. A 12 anni decise di rinunciarci: s'era accorto che tutti quelli che giocavano con lui lo facevano sempre vincere. (it) |