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Brucia perdere così, ma il Brasile nell'arco del Mondiale ha sicuramente giocato e divertito più dell'Italia. Ieri ha fatto qualcosa in più, non molto, ma è stato più pericoloso sotto porta. Giusto così, tutto sommato. Sacchi non si porterà addosso l'etichetta di fortunello e la soddisfazione di avere comunque mostrato una squadra vera ce l'ha. Non era la squadra che ci aspettavamo, né quella che si aspettava lui: di grandissimo gioco, solo mezz'ora con la Bulgaria . Non era la squadra che domina, che impone il suo gioco, ma sa adattarsi, sa lottare, sa sgobbare con una umiltà e una intensità che raramente hanno diritto di cittadinanza nelle grandi squadre. Grazie lo stesso, e poi non è un male che abbia vinto il Brasile, paralizzato a lungo dalla paura di vincere, dopo ventiquattro anni di digiuno. E adesso chi darà più dell'asino al povero Parreira? (it) |