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Intanto dunque l'operazione di Nanni Balestrini, uno scrittore che evidentemente ci ha gusto e vocazione a non lasciare le cose come stanno, può vantarsi di avere abbattuto un divieto che non era mai stato messo in discussione dalla serie di anticonformismi e di rotture in cui si è specializzato il nostro secolo. Da secoli la legge parla chiaro e duro al riguardo: se non c'è articolazione, dialogo, sintassi, spessore non c'è neppure narrativa. Nel dopo-contestazione essi sono assenti, perché non c'è nuoto in cui non si batta il piede sul fondo, né passeggiata che non si limiti a girare intorno alla città, né dibattito che allontani dalle certezze da cui si è partiti e che sono costantemente confermate dalla vista del mondo attuale. (it) |