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L'unico che avesse qualità di uomo di Stato era il ministro delle finanze, Prina, anche perché era piemontese, cioè veniva da un paese che uno Stato lo era da secoli. Ex procuratore generale della Corte dei Conti di Torino e membro del governo provvisorio del '99, si era poi trasferito nella Cisalpina e ne aveva preso la cittadinanza. Non aveva un carattere che attirasse simpatie. Anzi, chiuso e freddo com'era, le respingeva. Ma era un lavoratore instancabile e scrupoloso, dotato di un acuto senso politico e – diceva Stendhal – "ha del grande in testa. (it) |