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Da Punta della Campanella a Capo Misenoera un cerchio perfetto nella metafisica luce della luna. Ogni punto era un riferimento archeo-storico-sociologico, un «a capo del mito»: il Vesuvio, Pompei, la costa di Stabia, il promontorio di Sorrento, Capri e il Salto di Tiberio, lo sperone di Ischia, la prua della virgiliana Posillipo e il vasto mare a cerchi concentrici come l'eco, frastagliato dalle luci delle lampare... Ora mi spiego perché Giacomo Leopardi dettò gli ultimi sei versi del divino Tramonto della luna da un giardino del golfo, dopo avere amato e odiato Napoli. (it) |