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Testo curioso, che fa vedere bene come – senza dubbio sotto l'influenza di Copernico – si operi, nello spirito di Galileo, una graduale trasformazione. Il centro dell'Universo è sempre là, ma la sfera del Cosmo si espande, diviene indefinita, perde, per cosí dire, la sua circonferenza. Basterebbe che divenisse infinita perché, nello spazio ormai omogeneo, sparisse ogni traccia dell'antico Cosmo, perché svanissero ogni «luogo» e ogni direzione privilegiati. Basterebbe certo, ma quale sforzo intellettuale richiede questo «basterebbe»! Galileo non compie l'ultimo decisivo passo. Solo Bruno – che non era né astronomo, né fisico – ha potuto compierlo. (it) |