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Nella Gisella del Cortesi faceva il suo debutto la Sofia, danzatrice vivacissima che giustificava il proprio nome. Essa possedeva anzitutto un merito rarissimo nella danza – arte assai limitata – l'originalità. Essa non aveva niente a che fare con la Taglioni, con l'Elssler, con la Grisi, con la Gratin, con la Cerrito. Le sue punte in ispecie erano sorprendenti. Essa eseguiva tutta una intera variazione senza posare in terra il tallone una sola volta. I suoi piedi potevano paragonarsi a due freccie d'acciaio che rimbalzassero sopra un pavimento di marmo. Non un istante di mollezza, di oscillazione, di tremito. Il suo pollice inflessibile non tradiva mai il peso del corpo leggerissimo della danzatrice. (it) |