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Al tramonto cadde il vento sabbioso del deserto e il vecchio Mediterraneo unì il suo odore salmastro all'aroma sottile delle magnolie. Era il momento migliore per uscire dalla casa museo di Kavafis, povera ma dignitosa, e fare una passeggiata per le viuzze di Alessandria prima di tornare in albergo.
L'aria era inebriante. Mi venne sete e ricordai che nel minibar della camera mi aspettava una bottiglia di spumante catalano comprata all'aeroporto di Madrid. Mi sembrò un buon motivo per affrettare il passo e così tirai dritto davanti agli invitanti tavolini all'aperto di svariati locali: non avevo voglia di bere il caffè dolce degli egiziani o l'odiosa birra analcolica, insulsa come i precetti religiosi che la imponevano. (it) |