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Sviluppando gli accenni del Tao tê ching, Cao Xueqin costruisce l'utopia di una vita esclusivamente yin: le ragazze del gineceo, prima di essere oscurate dalla corruzione della realtà e del matrimonio; i sogni e le illusioni delle camere rosse. Mai l'anima femminile della Cina, chiusa nel Giardino utopico, era stata espressa con tanta delicatezza: in cielo anche gli dèi hanno soltanto figure di donne. Egli ha compreso che non è più possibile vivere nel principio maschile, ma soltanto nel femminile, non più nel sole ma nella luna, non più nella realtà ma nel sogno. Tuttavia sa egualmente che la scelta dello yin contro lo yang distrugge l'armonia simbolica della vita, spezzando il movimento ininterrotto dell'universo. Così la Cina, ferita nel proprio cuore, non può che tramontare – lentamente, molto lentamente – con tutti gli splendori e le tenerezze di un tramonto dolcissimo: ma tramontare per sempre. (it) |