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Kerry non faceva di tutto per convincere la gente che tra liti e Bush non c'era molta differenza. Era così evidentemente un antipatico intellettuale, rappresentava così evidentemente e così esclusivamente tutto ciò che i cafoni del Sud odiano svisceratamente. E, per di più, commetteva il peccato più grave di tutti: esibiva dell'indecisione, ammetteva cioè in qualche modo lo scandalo più grosso di tutti: la realtà non è semplice. Credo che con Kerry sia emersa una reazione al clintonismo più deprimente: non distinguersi dall'avversario nemmeno per il taglio dei capelli. Fino a vincere al posto del nemico. Un comportamento geniale. Serve a far procedere i valori della destra anche con le gambe della sinistra. Fa venire in mente la vecchia gag dove un tizio prende un mucchio di schiaffi da uno che lo crede Gigi, ma furbescamente non gli rivela l'equivoco, perché intanto lui non è mica Gigi. (it) |