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i rapporti di Tiberio con i senatori lasciavano molto a desiderare. È vero che egli usò una cura meticolosa nel rispettarne la tradizionale dignità, che i suoi metodi per influenzare le elezioni alle cariche ufficiali furono ammantati da discrezione, e che deprecava l'eccessiva adulazione di cui talvolta si vedeva fatto oggetto . Ma i suoi tentativi di fare del senato un autentico compartecipe del governo arrivarono troppo tardi, quando ormai non si poteva più porre rimedio all'impotenza dell'assemblea. Circolava una voce secondo cui, una volta, lasciando l'aula del senato, Tiberio sarebbe stato udito dire in greco: «Agli uomini sta bene essere schiavi!. (it) |