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Quando dico "leggere", intendo non solo l'alfabeto, ma le città, i volti, il cielo, come ci ha insegnato la magnifica tradizione italiana di Leonardo da Vinci e Galileo Galilei. Oggi si è persa la consuetudine con il cartaceo cioè la centralità del libro e si è chiusa la bottega delle esperienze trasformate in linguaggi. Bisogna lavorare per capire il mondo, mescolando letture, iniziative e anche ignoranze, perché non si dà conoscenza senza l'energia dell'errore e la capacità di correggersi. (it) |