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Sono caduto in depressione a causa delle cose che pensavo di dover essere. Non volevo parlare con gli altri per paura di averli delusi per il fatto che non vincevo. C’erano momenti in cui ero veramente molto giù. Mi ricordo una giorno a Shanghai mi sono svegliato alle 4 del pomeriggio, le tende erano ancora chiuse, non volevo che la luce entrasse, pensavo che nessuno mi volesse conoscere veramente come persona, pensavo che volessero semplicemente controllarmi come giocatore e usarmi. Non mi fidavo più di nessuno. È stato un momento buio e solitario. Avevo perso la voglia di giocare, stavo perdendo il controllo. (it) |