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Dovendo tracciare un bilancio, bisogna riconoscere alla «gestione Numeiri » alcuni meriti storici. Il primo è quello di aver tentato di risolvere in modo pacifico la grave questione meridionale. Le province «sudiste» del Sudan sono abitate da popolazioni nilotiche pagane o cristiane, che non parlano arabo e non sono state toccate dalla penetrazione islamica. A queste popolazioni, in stato di ribellione endemica i precedenti governi avevano saputo mostrare soltanto il volto duro della repressione armata. El Numeiri seppe offrire una mano tesa, una proposta di autonomia nell'unità, grazie anche alla azione intelligente e tenace del ministro per gli Affari Meridionali, il comunista Joseph Garang, nilotico lui stesso e cristiano. (it) |