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Lei, infiammata dalle virtù di Paolino, vescovo di Antiochia, e di Epifanio, che erano venuti a Roma, a tratti meditava di abbandonare la patria. Ma perché indugiare? Scese al porto accompagnata dal fratello, dai cognati, dai parenti e, ciò che più conta, dai figli che cercavano di trattenere la tenerissima madre: già comimciavano a spiegarsi le vele e la nave era spinta al largo dal governo dei remi; sulla riva il piccolo Tossocio tendeva le mani supplici; Rufina, già in età da marito, tacendo chiedeva col pianto che la madre aspettasse almeno fino alle sue nozze; e tuttavia lei volgeva al cielo gli occhi asciutti, vincendo l'amore per i figli con l'amore per Dio. Ignorava in sé la madre per dimostrarsi pienamente ancella di Cristo. (it) |