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Con l'avvio dell'«età del terrore» , il potere di iniziare la fase più nuova del ciclo contrappuntistico si è spostato da Occidente a Oriente. Ma la messa in scena non è mutata. Il terrorismo islamico è un'espressione drammatica, la reazione occidentale ad esso un drammatico fraintendimento. Queste sceneggiature, islamica e occidentale, alimentano sequenze iterative di performance scorrette. A meno che il ciclo non venga interrotto, esso metterà a repentaglio le prospettive di stabilità sociale e comprensione internazionale e, per molte sfortunate persone, lo stesso diritto alla vita. (it) |