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Il suono e l'immagine non vanno confusi con l'orecchio e la vista. Lo dimostrano i cineasti che possono essere definiti degli uditivi dell'occhio.
Che cosa significa allora la parola «uditivo», se non si tratta di una sensazione che si rivolge all'orecchio?
laddove quel globo pigro, a ventiquattro immagini al secondo, crede di vedere qualcosa di continuo , l'orecchio necessita di un tasso di campionamento assai più elevto. E laddove l'occhio si lascia rapidamente superare quando l'immagine gli mostra uno spostamento ultrabreve, accontentandosi - come inebetito - di constatare la presenza di un movimento senza poter analizzare il fenomeno, l'orecchio ha invece avuto il tempo di riconoscere e disegnare nettamente, sullo schermo percettivo, una serie complessa di tragitti sonori o fonemi verbali...
All'inverso, una certa rapidità data dall'immagine pare rivolgersi allorecchio che si trova nell'occhio, per essere convertita nella memoria in impressioni sonore. (it) |