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L'uomo è certamente sconcertante, a cominciare dall'aspetto fisico. Un giornalista americano ha detto con caustica ironia: «Rassomiglia a Marx, ma non a Karl, a Harpo». In realtà, Janio non si preoccupava affatto di piacere. Aveva un volto magro, ossuto, percorso da tic nervosi, capelli lunghi sempre spettinati e baffi di traverso. Per molto tempo si preoccupò assai poco del proprio abbigliamento. Agli inizi della sua ascesa politica, quello che arringava ascoltatori soggiogati era un Janio che somigliava più a un asceta sfinito che a un candidato sicuro di sè. (it) |