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Ecco altre isole insieme, altre pendíci
Scoprian alfin men erte ed elevate.
Ed eran queste l'isole felici;
Così le nominò la prisca etate,
A cui tanto stimava i Cieli amici,
Che credea volontarie, e non arate
Quì partorir le terre, e in più graditi
Frutti, non culte, germogliar le viti.
Quì non fallaci mai fiorir gli olivi,
E 'l mel dicea stillar dall'elci cave:
E scender giù da lor montagne i rivi
Con acque dolci, e mormorio soave:
E zefiri e rugiade i raggj estivi
Temprarvi sì, che nullo ardor v'è grave:
E quì gli Elisj campi, e le famose
Stanze delle beate anime pose. (it) |