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Il talento cresce, migliora, va protetto e non invecchia. Maradona lo avrà per sempre: se tirasse una punizione, anche a ottant'anni metterà la palla all'incrocio. Siamo noi a invecchiare, il nostro corpo, non la classe. Il talento è pulizia del movimento, è il concetto zen per cui il miglior tiro con l'arco sorprende per primo il tiratore. Il talento è animale, non razionale. Il colpo giusto, quello che manderà la palla in gol, lo senti dentro di te appena l'hai scoccato: se si potesse fare un fermo immagine di una mia punizione, saprei dire con esattezza dove andrà a finire la palla. È come per il surfista, quando entra nel punto migliore dell'onda: ce ne sono altri, ma soltanto uno è quello giusto, il punto perfetto. (it) |